Matteo Salvini: la sentenza

Se Matteo Salvini dovesse essere condannato, potrebbe essere un problema; ma forse no. Almeno per la base degli elettori della Lega.

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Proprio in questi giorni, AnalisiPolitica ha effettuato un sondaggio su un campione nazionale rappresentativo di 1.000 elettori. A coloro cui che hanno dichiarato di votare Lega, sono state poste alcune domande relative al segretario del partito. La prima era appunto quella chiedeva all’intervistato se, in caso di condanna di Salvini, ci sarebbero o no state difficoltà per la Lega. Solo la metà della base (52%) ha risposto sì; non molto, si potrebbe affermare, vista la teorica gravità della situazione. Lo stesso quesito era stato posto ad un identico campione all’inizio della vicenda, quattro anni fa, e la risposta fu del 38%. Una differenza non significativa, se si pensa al grande lasso di tempo intercorso; che presentava, inizialmente, una vicenda lontana e ipotetica; oggi, un fatto vicino e reale.

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Che Salvini goda di un’ampia fiducia da parte della base leghista, lo si vede ancor meglio da quei due terzi di elettori (64%) che lo vorrebbero riconfermato anche in caso di condanna. Sono principalmente maschi; del Nord Ovest e del Centro; di età intorno al 40-60 anni. Anche in questo caso, la stessa domanda era stata posta nel 2020 e, a riconferma che il sentiment verso Salvini non è mutato ricordiamo come il dato rilevato fu praticamente lo stesso, 66%. In un contesto politico, tra l’altro, oltremodo diverso.

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Risulta interessante indagare sulla quota, minoritaria ma non trascurabile, critica verso Salvini; ovvero, quella che non lo riconfermerebbe alla segreteria. Anzitutto ponendo una domanda chiara sul giudizio sul suo operato. Il dato non è dissimile da quanto visto in precedenza: il 70% di positivi e il 29% di negativi. Sorprende, però, vedere come anche chi giudica negativamente l’azione di Salvini come segretario, lo vorrebbe riconfermato. Molti sono gli stessi intervistati visti prima, elettori del Nord Ovest e del Centro, di età tra i 40 e i 60 anni.

Allora, la considerazione finale può forse essere la seguente. La base leghista è più attenta al partito che al singolo personaggio che in quel momento lo guida. La base leghista si stringe al partito, ovvero non vuole traumi interni, quando questo è minacciato dall’esterno. La base leghista forma una vera comunità di partito.

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