Ancora una volta si parla di una possibile discesa in campo di Marina Berlusconi.
Ancora una volta, perché a periodi la faccenda emerge, per poi quetarsi. L'ultima volta che AnalisiPolitica se ne occupò (e non fu la prima) l'anno era il 2014.

Ipotizzando nuove elezioni, Silvio era non disponibile, date le note vicende. Si chiese allora agli elettori del partito se avessero preferito indicare direttamente Marina Berlusconi, o tenere elezioni primarie in Forza Italia, per definire la candidatura del partito. Solo il 25% fu per Marina, il 72% per le primarie.

Un risultato non dissimile da quello ottenuto oggi, immaginando l'ingresso nella politica a tempo pieno di Marina Berlusconi. Solo il 5% degli elettori di Forza Italia lo riterrebbe molto opportuno ed il 26% "abbastanza". Se isoliamo le donne e gli elettori di meno di 40 anni, il dato aumenta, ma nel complesso il risultato rimane al 31% della base di voto, neanche un terzo.
Insomma, almeno sulla carta, Marina Berlusconi, in politica non era e non è la preferenza di Forza Italia.

Le risposte alle altre domande sono dello stesso segno. Alla segreteria del partito, il 72% preferisce l'attuale Tajani che l'ipotesi Berlusconi; così, come meno della metà del partito (42%) ritiene che avere Marina a capo del partito potrebbe portare voti in più.

In conclusione, senza più il nome prorompente e divisivo di Silvio Berlusconi, Forza Italia sembrerebbe essere diventato un partito stabile, moderato, laico, europeista; organico e necessario al centrodestra. In qualche modo pare oggi vivere di politica e luce propria e forse ora, proprio per questo, un ritorno del nome Berlusconi potrebbe essere destabilizzante. Quel che manca oggi, al centrodestra, per essere più forte ed inattaccabile, è un ulteriore piccolo pezzo di centro: forse Marina Berlusconi potrebbe contribuire a quello.
This is the new section content you wanted to add. Customize this text as needed.