AnalisiPolitica, centro studi in attività dall'anno 2005, realizza le sue indagini utilizzando sempre la stessa metodologia, ovvero sondaggi su campioni rappresentativi di 800 o 1.000 italiani adulti, e cercando di mantenere sempre la stessa formulazione nelle domande poste, soprattutto quelle riguardanti i temi di elezione. L'Europa è uno di questi.
Tutto ciò per cercare di minimizzare la variabilità statistica tra le singole rilevazioni e poter comparare i risultati ottenuti nei diversi periodi con il massimo di affidabilità possibile.
Nella tavola qui presentata, sono riportati i risultati di alcune delle rilevazioni effettuate sull'opinione degli italiani relativa alle diverse possibilità di integrazione (o disintegrazione) europea. Essi suggeriscono come il dato su una volontà di maggiore integrazione sia costantemente maggioritario; pur risentendo, a volte in misura non trascurabile, del dibattito politico-mediatico del periodo. Si veda, ad esempio, il dato del 2020, rilevato nel periodo immediatamente successivo al governo "gialloverde" Conte I, dagli accenti fortemente antieuropeisti. Ma è da dire che una quota, nel tempo variabile, di chi voleva o vuole "staccarsi dall'Europa, almeno in parte", nel corso degli anni, è sempre stata presente in tutti i partiti, sia del centrodestra, sia nel centrosinistra.
Quel che si vede oggi, invece, non si è mai visto. In tutti i partiti principali, l'opinione predominante è quella di una maggiore integrazione europea. Naturalmente con sfumature diverse. Si va dal 61% del Movimento 5 Stelle, che però registra il 42% di "Stati Uniti d'Europa", al quasi plebiscitario 84% di Forza Italia, ove però prevale un'unione di "stati indipendenti con politica estera e difesa comune".
Tutti i partiti principali, tranne uno: la Lega. Oggi, tra gli elettori della Lega il 61% vorrebbe uscire dalla UE. Come detto innanzi, un dato così non si è mai visto. Un dato del genere, su un tema così importante, distingue il partito di Salvini non solo dagli ex alleati del Movimento 5 Stelle, con cui oggi condividono la politica del patto Putin-Trump sull'Ucraina, ma e soprattutto dagli attuali alleati della coalizione al governo, Forza Italia e Fratelli d'Italia.
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